Si, sono d’accordo, non ci voleva.
Non ci voleva per la salute, per l’economia e per il turismo, per quella brutta aria che si respira in giro. E non ci voleva per chi fa musica e spettacolo, visto che non ci si può radunare nei locali, nei teatri, nei pub, in tutti quei posti dove si canta, si suona, si recita.
Misura eccessiva o meno, non sta certo a me dirlo. Io non sono un medico. Lascio dire a chi ne sa di più e a chi ha il polso della situazione sanitaria. Ma di una cosa sono certo. Dobbiamo fare di tutto perché questo stop forzato duri il meno possibile. Così da poter riprendere prima possibile tutte le normali attività. Quindi attenzione a non ammalarsi.
Ma questo tempo di stop forzato si può utilizzare comunque. Ad esempio scrivendo canzoni nuove, registrando video e mettendoli in rete. E magari aprendo il vostro canale Youtube, se ancora non l’avete. (Esistono articoli o video che insegnano a farlo, tipo questo di Salvatore Aranzulla.) Utilizzando quello che, ci piaccia o meno, è un vero e proprio palcoscenico, ossia il web. Di certo non è emozionante ed elettrizzante come un palco vero, ma la platea è grande e, soprattutto in questo periodo, nessuno vieta al pubblico di guardarvi.
Non buttatevi giù, ma approfittate di questo periodo per inviare demo alle etichette discografiche, come Yourvoice Records, ad esempio. Fate sentire di cosa siete capaci. Preparatevi ad essere in grande forma quando tutto questo casino del Coronavirus sarà passato. E passerà, di certo.
Perché anche dai momenti difficili c’è qualcosa da prendere e da imparare.
Quindi non abbattetevi. Mai!

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